
Il Partito Democratico di Seravezza organizza una iniziativa pubblica in memoria di Italo Geloni.
Domenica 15 dicembre alle 10.00 verrà deposta una coccarda commemorativa presso la lapide, posta sulla facciata della casa natale di Italo Geloni, in via D’Azeglio a Seravezza.
A seguire, presso la sede del Partito democratico di Seravezza in via Campana si terrà la cerimonia in ricordo dell’illustre concittadino con gli interventi di Giovanni Cipollini, Presidente ANPI Versilia sezione Gino Lombardi, di Bruno Possenti, Presidente ANPI Pisa e di Laura Geloni, figlia di Italo, in rappresentanza di ANED Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti di Pisa
Geloni era nato a Seravezza il 23 novembre del 1924 in una famiglia antifascista. L’8 settembre 1943 è a La Spezia, dove presta servizio militare. Venuto a conoscenza dell’armistizio mette fuori uso alcuni depositi e delle imbarcazioni dell’arsenale militare e si unisce a un gruppo di partigiani con i quali è già in contatto.
Arrestato dalle SS a La Spezia il 2 luglio 1944, con altri compagni attivi della Resistenza in un’abitazione nella quale erano nascosti. Detenuto nel carcere di Villa Andreini a La Spezia, in quello di Marassi a Genova ed infine al San Vittore a Milano. Successivamente trasferito al campo di Bolzano-Gries, dove viene assegnato al blocco “E” e riceve il numero di matricola 2852.
Deportato il 5 settembre 1944 al campo di Flossenburg, dove giunge il 7 settembre. Trasferito al sottocampo di Hersbruck nelle vicinanze di Norimberga, dove collabora all’organizzazione di un comitato di liberazione e tenta una fuga. Scoperto dalle SS viene condannato a morte, ma poi rilasciato e trasferito nel campo di concentramento di Mauthausen, dove lavora nella compagnia di punizione alla cava di pietra. Successivamente trasferito nuovamente a Hersbruck e poi costretto a raggiungere a piedi il sottocampo di Saal-Donau (Flossenburg). Il 9 aprile 1945 viene trasferito a piedi e in treno nel campo di concentramento di Dachau, dove giunge il 24 aprile, viene classificato con la categoria “Schutz” e riceve il numero di matricola 159.745.
Liberato il 29 aprile 1945 a Dachau dall’esercito americano. Negli anni successivi si adopera attivamente per tenere viva la memoria della deportazione. Per molti anni è stato il presidente della sezione ANED di Pisa.
Seravezza, 10 dicembre 2024