
Lino Tomei
Lino Tomei viareggino di nascita, trapiantato a Stresa ha da poco pubblicato con Amazon il suo nuovo romanzo Coccole per te. Ne abbiamo voluto sapere di più e così abbiamo fatto una chiacchierata!
- Il tuo nuovo romanzo si intitola “Coccole per te”. Ci racconti in poche parole di cosa parla e perché un lettore dovrebbe sceglierlo?
Le storie che racconto, pur avvolte nel loro alone di fantasia, toccano tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana, il tessuto urbano, i rapporti di coppia, di amicizia, amore, odio, sensi di colpa, voglia di successo ed orgoglio per la propria professione, rapporto con i figli e con gli animali di casa. Infine la purezza della nuova generazione che purtroppo ci rifiutiamo di vedere ed apprezzare.
Leggere questo libro permette di liberare quella parte di sé che ognuno tiene nascosto dentro la propria anima.
- Il cuore del libro è un negozio di bijoux dove le donne trovano non solo gioielli, ma anche “coccole”. Da dove nasce questa idea affascinante e cosa rappresenta per te?
Sono un uomo e quando entro in un negozio so già cosa voglio ed in pochi minuti inizia e finisce la mia esperienza di acquisto. Una cosa molto banale. Solo nelle librerie lascio andare la mia fantasia e potrei fermarmi ore prima di uscire con un libro.
Osservare una donna che entra in un negozio è un’avventura. Ciò che dice, che guarda, che tocca, che indossa è l’espressione di una gamma infinita di emozioni, sentimenti, storie di vita che portano in ogni caso al desiderio di ricevere o farsi una coccola. Tutto questo mi affascina e genera nella mia testa la traccia di tantissime storie da raccontare.
- Nel libro si intrecciano storie di donne diverse, con le loro gioie, dolori, paure e coraggio.
Qual è il messaggio principale che speri arrivi ai lettori?
Imparare a prendersi cura di sé ed avere fiducia nelle proprie forze e capacità, in modo specifico per una lettrice, che non si annulli a nessun uomo della sua vita e per un lettore, che si sforzi di ascoltare e far emergere la parte che la sua compagna tiene nascosta dentro di sé, nel timore di non essere compresa.
- Sappiamo che il tuo processo creativo include la scrittura su carta, un metodo un po’ “vintage” ma molto suggestivo. C’è un luogo o un momento particolare in cui ami dedicarti alla scrittura?
Le idee possono venire in qualsiasi momento della mia giornata, ovunque mi trovi. Ho bisogno di catturarle con fogli di carta, siano contenuti in un quaderno, in un blocco di appunti, o nel tovagliolino di un bar.
La mia casa è piena di questi fogli volanti.
Per me scrivere significa amare l’odore della carta, il ritmo della mano con la penna. Scrivere, cancellare, riscrivere, cercare parole… osservare un foglio di carta scritto da me aumenta la forza del processo creativo… non riuscirei in modo diverso.
L’atto di riportare il contenuto del foglio sul computer è il preludio della fine del processo creativo e l’inizio di quello professionale in cui conta correggere e riscrivere, togliere ogni incongruenza e rendere leggibile la storia.
Il luogo in cui amo dedicarmi alla scrittura è il tavolo della mia sala-cucina piena di libri e quaderni.
Il momento migliore è la notte in cui il processo creativo è accelerato.
- “Coccole per te” è un omaggio alla forza femminile. Cosa ti ha spinto a voler raccontare così profondamente l’universo delle donne?
L’universo femminile è talmente variegato che obbliga ad entraci dentro con umiltà e senza pregiudizi, una vera sfida per chi ama scrivere e raccontare storie.
Inoltre mi piace mettere in evidenza che la donna si dimostra superiore all’uomo in quasi tutte le manifestazioni della vita.